Ciao,
hai appena ricevuto nella tua casella mail il numero zero di Plutocratica Sicumera, una newsletter completamente dedicata al fumetto. Se ti sei iscritto, lo hai fatto perché probabilmente ci conosciamo, oppure mi segui su Twitter e hai trovato interessante questa iniziativa. Ti ringrazio per la fiducia e per la compagnia, se hai qualcosa da segnalarmi (o ci tieni a salutarmi) puoi rispondere direttamente a questa mail.
Come tutti i numero zero e le puntate pilota, oggi mi limiterò a presentarti i protagonisti della storia e le loro vite. In questo caso il plurale è maiestatis.
Chi sei, quindi?
Prima di tutto un’appassionata, posso dire di avere a che con i fumetti da quando sono nata. Guarda, questa foto è stata scattata nel Luglio del 1989, pochi mesi dopo la mia nascita, e ho già in mano il Classico Estate di quell’anno.
Ovviamente non ero in grado di leggerlo, ma a detta dei miei genitori avevo mostrato sin da subito grande interesse per i giornalini. Poi durante gli anni della scuola mi sono convinta, nell’ordine, di diverse cose:
Che avrei fatto la fumettista;
Che l’ambito della comunicazione mi avrebbe portata a lavorare nel fumetto;
Che studiare Lettere all’Università mi avrebbe portata a lavorare nel fumetto;
È andata a finire che poi ho davvero studiato Lettere (con una tesi di laurea dedicata al fumetto) e gran parte del mio lavoro si svolge nell’ambito della comunicazione.
Cos’è Plutocratica Sicumera?
Un tentativo parziale e personale di ordinare le mie letture, le mie idee e i miei giudizi sul fumetto, anche e soprattutto dal punto di vista editoriale. Gli appassionati che scrivono, recensiscono volumi e intervistano autori per conto di testate online sono tanti e li invidio molto per il loro instancabile impegno; sono un po’ meno quelli che si occupano di fumetto analizzandone l’identità e la posizione all’interno dell’industria editoriale italiana, giusto per citare uno degli argomenti che mi sta più a cuore da una decina di anni a questa parte. Non ti assicuro che ogni numero affronterà questo specifico tema: ho diverse idee in mente e per metterle in ordine ci vorrà metodo, costanza e pazienza... Quindi, tempo.
Il titolo della newsletter è una citazione famosa tra gli appassionati di fumetto Disney italiano, inventata dallo sceneggiatore Guido Martina nel 1969:
Da un lato, omaggio al fumetto Disney, sempre presente nella mia vita; dall’altro, un piccolo tentativo di faccia tosta (e ostentazione di sicumera, appunto) nel riconoscere autorevole il mio punto di vista.
Quando potrò leggere Plutocratica Sicumera?
La scadenze non sono il mio forte, devo ammetterlo: questa newsletter nasce con l’intento di essere mensile, secondo la stima per cui circa trenta giorni sarebbero un tempo ideale per leggere, raccogliere, selezionare, avere un’idea e costruirci intorno un discorso. Non garantisco tutti i mesi disamine da semiologa navigata: sono però sicura che potrebbe farti piacere anche solo ricevere una selezione di letture interessanti, articoli e segnalazioni di eventi.
Ma soprattutto, perché tanta fatica?
Esercizio di stile, piccola sperimentazione: possiamo chiamarla come vuoi, ma alla base di tutto c’è solo voglia di discutere di qualcosa che mi piace molto e da sempre, con temi e di tempi strettamente personali.
Siccome ci rileggeremo tra circa un mesetto, mi sento in dovere di viziarti un pochino con qualcosa di interessante per ingannare l’attesa. Tieni presente che ho anche la mania di stilare liste, non ti stupire se mi dovessi far prendere la mano.
Alcuni articoli interessanti in cui mi sono imbattuta
Françoise Nyssen, direttrice di Actes Sud, è stata eletta Ministro della Cultura dal nuovo Presidente francese Emmanuel Macron. Non è proprio una notizia di primo pelo, ma la parte più interessante è che la Nyssen è anche fondatrice di Actes Sud BD, il marchio editoriale dedicato completamente al fumetto. Non leggo il francese, e immagino neanche tu, quindi ho recuperato il breve profilo che ne fa il Giornale della Libreria;
Graphic novel, graphic novella, fino a che punto le parole sono importanti? Se lo domanda Matteo Stefanelli in un suo recente editoriale su Fumettologica. Lo so che sembra un dilemma da circolino intellettualoide: la verità è che seguo Stefanelli con ammirazione sin dal suo blog Fumettologicamente, vorrei scrivere io quello che scrive lui, quindi te lo segnalerò tutte le volte che ne avrò modo;
A metà mese si è venuto a sapere che La Nave di Teseo, casa editrice fondata da Elisabetta Sgarbi dopo la fuoriuscita da Bompiani, aveva acquisito il 66% delle quote di Oblomov, marchio editoriale fondato da Igor Tuveri (anche lui dopo aver lasciato Coconino Press). La presentazione ufficiale è avvenuta durante il Salone Internazionale del Libro di Torino ed è stato già annunciato qualche nome;
Per qualche tempo ho bazzicato forum dedicati al fumetto Disney, conoscendo un sacco di bella gente appassionata e competente. Uno di loro, Valerio Paccagnella, ha scritto una «recensione cerchiobottista e democristiana» sulle ultime avventure di PK. N.B. Se non hai mai letto PKNA, lo spillato del ‘96, per intenderci, questo pezzo potrebbe risultarti un po’ ostico.
Alcune tra le ultime uscite editoriali che potete trovare in libreria, edicola e fumetteria
Finalmente la collana Il Dylan Dog di Tiziano Sclavi (Sergio Bonelli Editore), annunciata a Marzo. Veste grafica meravigliosa, colori, editoriali e retroscena delle migliori storie scritte da Sclavi, con copertine disegnate da Gigi Cavenago;
Daniel Cuello esordisce per BAO Publishing con Residenza Arcadia;
Monolith. Secondo tempo (Sergio Bonelli Editore) scritto da Roberto Recchioni e Mauro Uzzeo, disegni di Lorenzo “LRNZ” Ceccotti;
Oh! Il libro delle meraviglie di Leo Ortolani (BAO Publishing);
Mercurio Loi di Alessandro Bilotta diventa una delle serie regolari della Sergio Bonelli Editore;
Avventura Magazine n°4 (Sergio Bonelli Editore) dedicato completamente alla memoria di Gallieno Ferri, con un contributo di Paolo Bacilieri;
Mondadori ha lanciato Oscar Ink, la nuova (ennesima?) collana dedicata ai fumetti che avrebbe l’intento di pubblicare grandi autori italiani e internazionali. Tra i titoli già usciti segnalo una riedizione di Poema a fumetti di Dino Buzzati e March, il cui terzo volume si è aggiudicato lo scorso anno il prestigioso National Book Award nella categoria Young People’s Literature (oltre ad altri premi fumettistici);
Tito Faraci e Sio, insieme a Marco Bolla, cureranno la nuova testata Disney Ridi Paperoga;
È disponibile il primo volume di Per aspera ad astra, nuovo progetto didattico di Hop! Edizioni dedicato al racconto illustrato di icone femminili. Il primo libro è opera di SylviaK. e dedicato a Madonna;
A Roma è in corso la terza edizione dell’ARF Festival, un festival del fumetto che sin da subito si è imposto per l’alta qualità degli incontri, oltre che degli ospiti presenti. Mano a mano stanno cominciando ad arrivare anche gli annunci delle case editrici presenti, di cui raccoglierò le fila poi;
A Milano è invece in corso il Wired Next Fest ai Giardini di Porta Venezia, dove oggi alle 13.30 Roberto Recchioni parlerà del film di Monolith;
Dal 30 Maggio troverete in edicola il n° 369 di Dylan Dog, intitolato Graphic Horror Novel, soggetto e sceneggiature di Ratigher, disegni di Paolo Bacilieri, Montanari e Grassani;
A Giugno uscirà per l’editore ADD il secondo volume di Una vita cinese, autobiografia a fumetti dell’artista Kunwu Li a opera di Philippe Ôtié. Siccome non la conoscevo, cercherò di recuperarla e spero di parlartene presto.
Tra le cose in elenco alcune mi hanno offerto degli spunti di riflessione che ho proprio voglia di sviluppare nei prossimi numeri della newsletter. Nel frattempo, prima di congedarmi, ti mostro gli acquisti a tema fumetto e illustrazione che ho fatto al Salone Internazionale del Libro di Torino.
Una cosa che mi mette terribilmente in difficoltà è il momento dei saluti. Per uscire da questo impasse - e perché questa sarà anche una newsletter tematica, ma non di solo fumetto vive la sottoscritta -, ho deciso che impiegherò le ultime righe per segnalarti qualcosa non legato al fumetto, come la lettura in corso, oppure il prossimo libro che inizierò, o anche l’ultimo film che ho visto. In fondo, cosa c’è di meglio che lasciarsi con delle idee?
Sto leggendo Emily Witt, Future sex, minimum fax, 2017 (traduzione di Claudia Durastanti)
Ultimamente ho visto la stagione 1 di Master of None, Netflix
Grazie per avermi dedicato il tuo tempo: se la newsletter ti convince, consigliala pure ai tuoi amici!