Ciao,
hai appena ricevuto nella tua casella mail il numero uno di Plutocratica Sicumera, una newsletter completamente dedicata al fumetto. Se ti sei iscritto, lo hai fatto perché probabilmente ci conosciamo, oppure mi segui su Twitter e hai trovato interessante questa iniziativa. Ti ringrazio per la fiducia e per la compagnia, se hai qualcosa da segnalarmi (o ci tieni a salutarmi) puoi rispondere direttamente a questa mail.
Avevo iniziato a scrivere questo numero della newsletter con l’intenzione di sciorinare alcuni dati editoriali riguardanti il fumetto in Giappone: erano balzati fuori non più tardi di un paio di mesi fa, li avevo letti e avevo prontamente annotato sul mio fido quadernetto (quello che ti ho mostrato nello scorso numero, ricordi?) alcuni spunti di riflessione che volevo proporre qui.
Poi ho guardato il calendario e mi sono resa conto che sarebbe stato il 29 Luglio, io sarei partita per le ferie e probabilmente pure tu sei su un aereo diretto verso il mare. In fondo, ripensandoci, è tutto l’anno che guardo numeri e percentuali: dati poco incoraggianti sulla lettura, dati di venduto, dati sui resi, numero di visualizzazioni, tassi di apertura di newsletter e interazioni, numero di follower per arrivare a obiettivo... Scommetto che anche tu sei più o meno nella mia stessa situazione, quindi perché ammorbarti con delle statistiche?
Questo numero di Plutocratica Sicumera nasce da questa domanda (ovviamente retorica) e dalla coincidenza per cui un paio di persone mi hanno chiesto consigli su fumetti da recuperare assolutamente. Quindi, ti segnalerò qualche fumetto che ho letto più o meno recentemente e che nella mia testa potrebbero essere un’ottima lettura estiva, adatta ai tuoi gusti. Cominciamo!
Nel 2014 acquistai E la chiamano Estate di Jillian e Mariko Tamaki a scatola più che chiusa, direi sigillata: mi piaceva molto la copertina, i colori, lo stile di disegno, il nome giapponese delle due autrici. La sinossi è bastata a convincermi del tutto: la storia di due amichette del mare, della loro l’infanzia e adolescenza attraverso l’avvicendarsi di più Estati, qui raccontante come se fosse una sola, unica e lunghissima. D’altronde, se anche tu tornavi in vacanza sempre nello stesso posto e hai avuto amici del mare, questa sensazione ce l’hai ben presente. Per quel che mi riguarda, le autrici hanno fatto centro e non solo nei miei confronti, visto che, sempre nel 2014, il volume ha vinto il Premio Gran Guinigi.
L’altro fumetto, invece, è La distanza di Alessandro Baronciani e Colapesce. I disegni di Baronciani mi sono sempre piaciuti molto e prima di acquistare questo fumetto nel 2015 avevo già letto Le ragazze nello studio di Munari (tra l’altro di prossima ripubblicazione). Cosa c’è di più estivo di un fumetto ambientato durante un’Estate siciliana?
In Sicilia, a Palermo, si svolge anche il primo graphic novel di Giulio Macaione, Basilicò, uscito l’anno scorso sempre per BAO Publishing. La storia di una famiglia ripercorsa dalla madre durante il giorno del suo funerale: tutto inizia con Maria che è appena morta e la sfilata dei figli al suo capezzale è il pretesto per raccontarne i legami e rievocare ricette della tradizione.
Ancora Sicilia rovente in una delle ultime opere di Sergio Algozzino, Storie di un’attesa (Tunué). Sullo sfondo, Palermo in tre epoche differenti, con tre protagonisti diversi che aspettano: chi il proprio appuntamento, chi la prossima mossa di una partita a scacchi giocata a distanza, chi il momento per uscire dalla porta e intraprendere un viaggio.
Un’Estate che sembra non passare e amorini adolescenziali sono invece alla base di Incendi estivi (BAO Publishing), esordio al graphic novel di Giulia Sagramola. Due sorelle, Rachele e Sabrina, che affrontano in modo quasi opposto i dubbi dell’adolescenza generati dal vuoto estivo della provincia, in cui l’unica cosa di rilievo sembrano essere i frequenti roghi che si susseguono nella vicina pineta (che il colore dominante, direi quasi unico, del fumetto sembra richiamare).
Di questo e del volume di Algozzino non ho foto perché li avevo presi in biblioteca, quindi ti lascio i link agli store delle rispettive case editrici.
Cambiamo nazione, ma soprattutto cambiamo epoca e arriviamo al mio preferito tra tutti i titoli citati finora: Il porto proibito di Teresa Radice e Stefano Turconi (BAO Publishing).
Quando si tratta di loro non riesco a essere imparziale: seguo Turconi praticamente dal suo esordio su Topolino e a oggi posso dire senza remore che sono la mia coppia Disney preferita. Uscito nel 2015, Il porto proibito è stato poi riproposto nel 2016 nella Artist Edition. Io, che sono matta, li ho entrambi:
Le persone a cui l’ho consigliato in questi due anni e mezzo ormai ho smesso di contarle, i più fortunati tra i miei amici lo hanno ricevuto in regalo, i più fortunati tra i fortunati ce l’hanno addirittura autografato con la dedica: è sufficiente come garanzia?
Stefano Turconi ha disegnato anche una delle storie qui presenti:
Le Storie della Baia è un ciclo di avventure con protagonista Moby Duck, marinaio realizzato per la prima volta nel 1967 da Vic Lockman e Tony Strobl, e caduto nel dimenticatoio poco dopo. Il suo recupero e inserimento all’interno di storie di ambientazione marinaresca fu molto azzeccato e convinse tutti, autori e lettori. La Disney Panini ha deciso di cominciare a raccogliere le varie storie pubblicate tra il 2001 e il 2005 su Topolino all’interno della collana Definitive Collection, che trovi facilmente in edicola e fumetteria. Il primo volume di Le Storie della Baia è uscito in Ottobre.
Poi, una novità di cui si è tanto parlato e che aspettavo sin dal primo momento in cui è stata annunciato: Residenza Arcadia, uscito a Maggio per BAO Publishing, ovvero finalmente la consacrazione di Daniel Cuello.
Per chi ha sempre seguito un po’ di web-comics, Cuello è un nome già conosciuto: io l’ho sempre trovato molto bravo nella scrittura e con uno stile davvero dolcissimo. Questa suo esordio è ottimo, forse un’opera non molto estiva, ma sono sicura che ti piacerà moltissimo.
In ultima battuta, il 28 Luglio e il 3 Agosto saranno in edicola e fumetteria le due parti del crossover tra le testate Dylan Dog e Dampyr: la prima storia a uscire sarà “Arriva il Dampyr” su Dylan Dog n° 371 (sceneggiatura di Roberto Recchioni e Giulio Antonio Gualtieri, disegni di Daniele Bigliardo), dopodiché seguirà “L’indagatore dell’incubo” su Dampyr n° 209 (sceneggiatura di Mauro Boselli, disegni di Bruno Brindisi). Questo te lo consiglio a prescindere, soprattutto se sei un lettore Bonelli: si tratta della prima operazione di questo tipo, oltre al fatto che per Dylan Dog è prevista un’immagine di copertina divisa in due metà, che se acquistate entrambe andranno a comporre l’illustrazione completa. Per le magnifiche cover di Gigi Cavenago direi che ne vale la pena!
Questi erano i miei consigli per te.
Prima che tu possa dirmi qualcosa: lo so che la maggior parte dei fumetti consigliati sono pubblicati da BAO Publishing, tanto da sembrare quasi una newsletter “brandizzata”. Tuttavia, la qualità delle loro pubblicazioni è davvero alta e non ti nascondo che attualmente è la casa editrice che leggo di più.
E io, invece, cosa leggerò durante le ferie?
Circa dodici fa sono riuscita a leggere, nel giro di tre mesi, la bellezza di 47 libri, più svariati numeri di Topolino, Dylan Dog e Urania. Ero un’adolescente annoiata che passava la sua ennesima Estate nel paesino di mare di famiglia, ubicato in un Salento profondo che il sole a picco rischiarava in ogni sua parte: non c’erano zone che non avessi esplorato in lungo e largo e per questo mi lasciava senza stimoli.
Quello resterà il mio primato di lettura, difficilmente potrei fare di meglio, ma la cosa non mi rende nostalgica, né mi scompone in altro modo.
Il planning delle letture estive, nella versione cartacea, è così composto:
Che vado a mettere per iscritto anche per agevolarti:
La Lonely Planet dedicata a Creta rappresenta l’unica settimana di vacanza al di fuori dei confini milanesi che mi concederò quest’anno;
Ferdinando Scianna, Autoritratto di un fotografo (Bruno Mondadori 2011);
Elio Vittorini, Tre storie. La mia guerra, Erica e i suoi fratelli, La garibaldina (Bompiani 2017), una delle ultime uscite/recupero editoriale dedicato a Vittorini, scrittore tra gli Dei Penati della mia esistenza;
Omar Di Monopoli, Nella perfida terra di Dio (Adelphi 2017) per la sezione gialli, thriller e morti ammazzati, e l’averlo lasciato al contrario dimostra tutta la mia imperizia di casual photographer di libri.
Non mi ricordo se te l’avevo detto, o magari lo sapevi già di tuo, ma sono anche una lettrice di ebook, d’altronde è stata proprio l’editoria digitale a tenermi a battesimo. Porterò l’e-reader in vacanza con in programma principalmente questa lettura:
Un po’ di scrittori italiani che si misurano con la fantascienza in questa antologia curata da Giorgio Majer Gatti per l’editore Zona 42.
Nove inframondi, nonché prima parte della The Year’s Best Science Fiction 2008. La versione Urania in realtà risale al 2013, ma non avevo ancora avuto modo di leggerlo.
Ma... e i fumetti?
Estate per me significa principalmente una cosa: Topolino tutte le settimane! O almeno, una volta riuscivo a finirlo tutto in pochissimi giorni: negli anni, però, le cose da leggere si sono moltiplicate e mi capita sempre più spesso di accumularli. Questo è il periodo dell’anno in cui di solito mano a mano li smaltisco.
Mi dedicherò poi, o quanto meno cercherò di farlo, al terzo volume di Sex Criminals, una serie che non mi sta piacendo particolarmente, ma di cui ormai avevo già letto i primi due numeri, quindi credo che la porterò avanti.
Sarà poi il momento ideale per poter leggere Ghirlanda di Jeff Kramsky e Lorenzo Mattotti, uscito in Aprile per Logos. Ho avuto modo di incontrare entrambi gli autori durante la Bologna Children’s Book Fair e ammetto che è stato davvero emozionante poter vedere Mattotti all’opera, seppure di sfuggita e solo per delle dediche. Anche il mio volume ha all’interno una dedica e non starei qui a fotografartelo se non fosse per la mia cara collega, che me l’ha regalato.
Dalla foto non si vede, ma ti assicuro che è davvero corposo!
Con tutte le cose che ho lasciato da leggere non penso che tu abbia bisogno anche della selezione di articoli interessanti dal web. A quelli penserò poi nel prossimo numero.
Il titolo di questa newsletter è stato preso in prestito dalla canzone Summer on a solitary beach di Franco Battiato (La voce del padrone, 1981). Battiato potrebbe tornare molto spesso perché ne sono ovviamente ossessionata.
Sto leggendo Alberto Rollo, Un’educazione milanese, Manni 2016
Ultimamente ho visto la stagione 2 di Mad Men, AMC
Ultimamente ho visitato la mostra Istanti di luoghi di Ferdinando Scianna allo spazio Forma Meravigli, Milano
Grazie per avermi dedicato il tuo tempo: se la newsletter ti convince, consigliala pure ai tuoi amici!