Provo a non ridurmi all'ultimissimo momento, ventiquattro sera, diciannove e ventinove
Plutocratica Sicumera #4
Ciao,
hai appena ricevuto nella tua casella mail il numero quattro di Plutocratica Sicumera, una newsletter completamente dedicata al fumetto. Se ti sei iscritto, lo hai fatto perché probabilmente ci conosciamo, oppure mi segui su Twitter e Instagram e hai trovato interessante questa iniziativa. Ti ringrazio per la fiducia e per la compagnia, se hai qualcosa da segnalarmi (o ci tieni a salutarmi) puoi rispondere direttamente a questa mail.
Non ci sentivamo da un po’ di tempo, come stai? Spero che tu non sia arrabbiato con me, è stato un periodo denso, in cui ho dovuto prendere molte misure, e non mi riferisco solo al fatto di aver traslocato.
In questi giorni trascorsi ho sempre pensato alla newsletter, tant’è che credo di aver cambiato l’argomento a questo numero almeno tre volte: il tempo passava e alcune cose di cui volevo parlare irrimediabilmente diventavano “vecchie”. Poi mi sono detta: ma che cacchio, questa newsletter è mia, l’ho creata apposta per rimasticare e rimuginare su tutto quello che mi va legato al fumetto! In ogni caso, è bastato aspettare qualche giorno e il link perfetto a ciò che stai per leggere è arrivato solo da un’altra direzione: oggi infatti parliamo di premi, premiazioni e selezioni ufficiali.
Passato il tempo dei vincitori del Gran Guinigi, qualche settimana fa circa sono state annunciate le varie Sélection del 45° Festival International de la Bande Dessinée di Angoulême, con relativa diffusione da parte di tutti i maggiori siti dedicati al fumetto. Stiamo d’altronde parlando di uno dei maggiori festival del fumetto a livello europeo, controllato a vista più o meno da tutta l’editoria dedicata presente sul continente.
Sentivi la mancanza di una mia premessa?
Esattamente come avviene per l’editoria libraria - dove per libraria qui intendo in modo meno vago la narrativa piuttosto che la saggistica - bisogna fare i conti con i premi letterari. Prima di iniziare a lavorare nel rutilante mondo dell’editoria, i premi erano la cosa che mi interessava meno. Anzi, non mi interessavano affatto: sotto i miei occhi passavano giusto i vincitori di Premio Strega, Pulitzer e Nobel perché, a meno di non essere totalmente borderline anche come lettore, è quasi impossibile non imbattersi in uno di questi riportato da siti e inserti culturali. Tutto il resto era quanto più di dimenticabile, soprattutto ciò che riguardava dozzine, cinquine e shortlist.
Poi il mercato editoriale e le sue dinamiche mi hanno fagocitata e ora uno dei divertimenti con colleghi e amici del settore è fare pronostici. Tipo come quella volta in cui in ufficio due colleghi, leggendo la lista dei ventisette libri candidati al Premio Strega di quest’anno, hanno tirato giù i nomi che secondo loro sarebbero stati in dozzina, cinquina e il vincitore e chiuso tutto in due buste debitamente firmate. E sai cosa? Ci hanno pure preso.
Come nei migliori abbrutimenti, da qualche anno la mia parte professionale ha preso il sopravvento e sono diventata più attenta anche ai riconoscimenti dedicati al fumetto. Perché sì, premiano pure i fumetti, sia in Italia, sia all’estero. Non esistendo una tradizione filantropica a mo’ di Strega, i premi fumettistici italiani si sono legati alle principali manifestazioni, quindi alle fiere del fumetto, ed essere legati a un evento fieristico significa fare i conti anche con il decadimento dello stesso, a meno che non sei una corazzata per professionisti come la Bologna Children’s Book Fair.
La verità è che comunque io stessa ci ho messo un po’ a raccapezzarmi con tutti i maggiori riconoscimenti esistenti e attivi, tra fiere storiche, cambi di nome, fiere defunte e premi emergenti, e siccome questa newsletter soffre anche della sindrome da servizio pubblico, ho deciso di fare una cosa che mi riesce molto bene: mettere ordine. Qui di seguito ho stilato una lista dei premi italiani attualmente conferiti, cercando di dargli anche un ordine gerarchico di prestigio, che fondamentalmente rispecchia poi il prestigio della fiera stessa.
Premio “Gran Guinigi” - Lucca Comics & Games
Forse il premio fumettistico italiano più importante, sicuramente quello che ha più storia perché istituito nel 1967. Il primo Lucca Comics, o quanto meno la versione che definiremmo 1.0 da cui l’attuale manifestazione ha poi preso le mosse, si tenne nel 1966 e il premio stesso deve il suo nome alla lucchese Torre Guinigi. Attualmente il premio si divide in cinque macro categorie: Premi alle Opere (Miglior Graphic Novel, Miglior Fumetto Breve, Miglior Serie), Premi agli Autori (Miglior Disegnatore, Miglior Sceneggiatore, Miglior Autore Unico), Premi agli Editori (Premio “Stefano Beani” per un’iniziativa editoriale), Premio speciale della giuria e Premio per un Maestro del Fumetto. I vincitori dell’edizione 2017 li trovi qui.
Premio “Attilio Micheluzzi” - Napoli Comicon
Istituito nel 1998 e dedicato alla memoria del disegnatore Micheluzzi che a Napoli studiò e visse fino alla morte. Negli ultimi anni il Comicon ha acquisito un’importanza sempre più crescente, di fatto arrivando a essere la seconda manifestazione fumettistica italiana dopo Lucca per numero di visitatori, novità presentate e caratura degli ospiti. La cosa non è sfuggita alle Librerie Feltrinelli che dal 2011 sono partner del premio, garantendo quindi ai libri vincitori una grande visibilità nei loro negozi (o forse sarebbe meglio dire assicurandone la distribuzione?). Le categorie del premio sono stabili sulla decina: Miglior Fumetto, Miglior Disegnatore, Miglior Sceneggiatore, Miglior Serie dal tratto realistico, Miglior Serie dal tratto non realistico, Miglior Fumetto Estero, Miglior Serie Straniera, Miglior Webcomics (su indicazione di alcuni tra i maggiori portali dedicati al fumetto, cioè Lo Spazio Bianco, Fumettologica, Orgoglio Nerd, Mangaforever, Comicus e C4 Comics), Miglior Edizione di un Classico e Miglior Storia Breve. I vincitori dell’edizione 2017 li trovi qui.
Durante la manifestazione sono assegnati altri due riconoscimenti:
Il Premio “Nuove Strade”, nato nel 2001 dalla collaborazione con il CfAPaz - Centro Fumetto Andrea Pazienza di Cremona e volto a premiare talenti emergenti del fumetto. Quest’anno il Premio “Nuove Strade” è stato assegnato a Martoz;
Il Premio “la Repubblica XL”, nato nel 2013 in collaborazione con il mensile di cultura pop de La Repubblica e assegnato, tramite voto dei lettori, a uno dei candidati nella categoria “Miglior Fumetto”. A differenza del primo, non ho alcuna memoria dell’assegnazione di quest’anno, per cui mi viene il dubbio che non si sia tenuto.
Romics d’Oro - Romics
La capitale ospita una fiera che non ha mai spiccato particolarmente e la sensazione che ho, dai racconti di chi la frequenta, è che in questi ultimi anni stia anche un tantino declinando. Istituita nel 2001, dal 2013 si è sdoppiata aggiungendo un versione primaverile a quella solita di inizio Autunno. I Romics d’Oro esistono dalla prima edizione e vengono assegnati in modo molto generale a personalità provenienti dal mondo del fumetto, dell’illustrazione, del cinema, dell’animazione e dei videogiochi.
Bonus track - Il cassetto dei ricordi di Lavinia
Il Romics, in particolare la quarta edizione, può vantare il titolo di mia prima fiera del fumetto. Avevo 15 anni e probabilmente avevo lungamente scassato le balle ai miei genitori per convincerli a portarmici, Domenica 10 Ottobre 2004. Quel giorno riuscii a comprare un volumetto originale (in giapponese) della mini serie CLAMP Gakuen Tanteidan (poi pubblicato da noi per Star Comics con il titolo CLAMP Detective) e, soprattutto, a portare a casa l’autografo di Mia Ikumi, ospite di quell’edizione, autrice di un altro shoujo manga in lettura quel periodo, Tokyo Mew Mew.
Leggendo l’elenco degli organizzatori e promotori della fiera su muri e roll up sparsi, incappai in un fantomatico “Dipartimento di Lingue e Comunicazione”, convincendomi che per poter lavorare con i fumetti senza diventare fumettista dovevo puntare a qualcosa che avesse a che fare con le Lingue e la Comunicazione.
Quella giornata al Romics divenne poi una sorta di spartiacque: di lì a qualche giorno per la mia famiglia si sarebbe chiusa un’epoca e io avrei perso la voglia di fare qualsiasi cosa.
Premio “Carlo Boscarato” - Treviso Comic Book Festival
Ascesa e declino di una manifestazione che in realtà è tra le più longeve perché il fu Treviso Comics nasce nel 1976, una decina di anni dopo il Lucca Comics. Tutto molto bello fino ai primi anni 2000, quando problemi finanziari decretarono la sospensione della manifestazione. Non ho un ricordo preciso del quando, ma sono sicuramente passati almeno un’altra decina di anni dalla resurrezione dalle sue ceneri in versione Comic Book Festival, con un’espansione a livello cittadino che ricorda un po’ Lucca e un po’ realtà più piccole come il bolognese BilBolBul: oltre alla mostra mercato, infatti, oggi il festival prevede molte mostre, perfomance dal vivo e workshop. Il premio, intitolato alla memoria del fumettista trevigiano Carlo Boscarato, si articola in dodici categorie: Miglior Fumetto Italiano, Miglior Fumetto Straniero, Miglior Autore Straniero, Miglior Disegnatore Italiano, Miglior Sceneggiatore Italiano, Miglior Autore Unico Italiano, Miglior Realtà editoriale Italiana, Autore Rivelazione, Miglior Copertinista, Miglior Colorista, Miglior Fumetto Web, Miglior Fumetto per bambini/ragazzi. I vincitori dell’edizione 2017 li trovi qui.
Premio “U Giancu” - Rapalloonia
Tra il 1966 del Lucca Comics e il 1976 del Treviso Comics c’è una da piazzare una tacca sul 1972, anno di nascita della manifestazione fumettistica di Rapallo che oggi va sotto il nome parlante di Rapalloonia. La storia di Rapalloonia è gloriosa e costellata di grandissimi nomi italiani e internazionali (Carl Barks, anyone?) anche grazie al fatto che dietro le quinte del tutto c’è sempre stata gente del mestiere (in particolare la triade Carlo Chendi, Luciano Bottaro e Giorgio Rebuffi). Il premio venne istituito nel 1992 intitolandolo a uno storico ristorante della zona in cui il riconoscimento venne di fatto concepito, con tanto di statuetta del premio a forma di Pulcinella disegnata da Emanuele Luzzati (la foto è tratta da un vecchio articolo di Fumettologica).
Attualmente il premio prevede tre categorie: Miglior Disegnatore Comico, Miglior Disegnatore Realista e Miglior Sceneggiatore. I vincitori dell’edizione 2017 li trovi in questo reportage di BadComics.
Premi Rimini Cartoon Club
Il Cartoon Club nasce nel 1985 grazie all’Acli Arte e Spettacolo di Rimini. Sono gli attuali organizzatori del Riminicomix, oltre che l’editore di Fumo di China, storica rivista di critica del fumetto oggi diretta da Loris Cantarelli. Nonostante nel tempo sia diventato una sorta di network di promozione del fumetto, dell’animazione e dei videogiochi, l’anima del Cartoon Club resta fondamentalmente legata al cinema d’animazione e anche i premi sono articolati in questo modo. Tra le varie categorie, infatti, gli unici dedicati al fumetto vero e proprio sono il Premio “Fede a strisce”, dedicato a fumetti di ispirazione cattolica (chiudendo il sacro cerchio del patronato Acli) e il Premio “Franco Fossati” organizzato in collaborazione con l’omonima Fondazione che già gestisce il WOW, il Museo del Fumetto di Milano. Questo premio viene però assegnato non a un’opera a fumetti, bensì a scritti di critica, storia e saggistica. Trovi tutti i premi coi relativi vincitori 2017 qui.
Saranno famosi: i riconoscimenti emergenti
Effettivamente, tra il marasma di fiere ed eventi che nascono e muoiono nel giro di un’edizione, inventare un premio da assegnare è forse anche un modo per tentare di acquisire un po’ di autorevolezza. Qui di seguito ne elenco un paio di cui sto tenendo d’occhio l’evoluzione.
Premio Cartoomics
Così come la manifestazione capitolina, anche quella milanese soffre di poca personalità. Ho cominciato a frequentarla nel 2010 che ancora si svolgeva in quel che resta della fiera del Portello: puntualmente disertata da tutti gli editori del fumetto, milanesi compresi, e ormai ridotta a un grande bazar dove lo spazio era principalmente occupato da fumetterie, cosplayer, stand di soli gadget e baracchini del ramen. Dal declino totale a una timida rinascita quando, nel 2014, è stata spostata nel polo fieristico di Rho e di fatto aperta anche ai videogiochi. Siamo ancora lontani dall’idea di manifestazione che Lucca e Napoli hanno contribuito a costruire in questi anni, ma almeno gli editori sono tornati, portando con sé novità, panel interessanti e ospiti decenti.
Il Premio Cartoomics è stato istituito solo l’anno scorso, con l’assegnazione nel 2016 a Milo Manara e nel 2017 a Giorgio Cavazzano, e per ora sembra configurarsi come un premio alla carriera fumettistica. L’augurio è che l’organizzazione decida di prendere un po’ in mano la situazione, magari facendosi aiutare dagli editori stessi o da enti come la Fondazione Franco Fossati che, come dicevo prima, proprio a Milano gestisce il WOW, con cui tra l’altro sembra essere nata una sorta di collaborazione.
Premio Fumetto 25 e Premio Fumetto Cover Design - BeComics Padova
Di questo festival del fumetto veneto so davvero poco, ma nonostante sia, tutto sommato, agli esordi può vantare già la visual identity del 2018 realizzata da Manuele Fior.
Nel 2017 sono stati assegnati due riconoscimenti:
Premio Fumetto 25, riservato ai giovani artisti italiani fino ai 25 anni d’età che abbiano pubblicato un fumetto nel biennio precedente. È valido qualsiasi formato di pubblicazione, dall’autoproduzione ai webcomics. Lo scorso anno il premio vantava una giuria di tutto rispetto, con nomi come Matteo Stefanelli, Tuono Pettinato, Paolo Bacilieri, Fabio Genovesi e Bianca Bagnarelli;
Premio Fumetto Cover Design rivolto invece alle copertine di fumetti italiani pubblicati nel biennio precedente.
Quindi esistono solo premi legati alle fiere?
Non necessariamente: le mie ricerche mi hanno sì portato a riconoscimenti slegati da eventi, ma un po’ di nicchia, quando addirittura non diffuse al di fuori di un certo contesto. Per esempio, quelli che elenco qui di seguito.
Premio Andersen
Nell’ultimo periodo mi sono resa conto di come davvero non manchino, in Italia, ottime riviste dedicate all’illustrazione e alla letteratura per l’infanzia. Una di queste è Andersen, nata nel 1982 e punto di riferimento per le molte figure che costellano questo segmento editoriale. Legato alla rivista, il Premio Andersen viene assegnato ai titoli più interessanti dell’annata editoriale appena trascorsa. Tra le diverse categorie, anche quella di Miglior libro a fumetti, che nel 2017 è stato vinto da La compagnia dei soli di Patrizia Rinaldi e Marco Paci (pubblicato da Sinnos).
Premio Satira - Museo della Satira e della caricatura di Forte dei Marmi
Se hai nella testa l’immagine di “Forte” costruita sulle visioni annoiate di Sapore di mare e bancarelle con i maglioncini di cashmere, non ti biasimo. Sappi però che dal 1973 esiste un Museo della Satira e della caricatura con relativo premio: assegnato alla satira espressa in tutte le sue forme - quindi giornali, cinema, musica, web -, tra le categorie sono presenti anche “Miglior Disegno Satirico” e “Miglior Disegno Satirico Internazionale”. Qui l’albo d’oro dei vincitori di tutte le edizioni.
Premio “Topolino d’Oro” e Premio Papersera
Ora due premi completamente dedicati al mondo Disney, anche un po’ sconosciuti al di fuori di certi giri. In particolare, il Premio “Topolino d’Oro” (anche detto “Topolone d’Oro”) non sembra essere mai uscito dai corridoi della Disney Italia: si tratta infatti di un riconoscimento assegnato internamente agli artisti, disegnatori e sceneggiatori, che si sono distinti durante l’anno precedente. È totalmente a uso e consumo della redazione e per questo motivo non ho trovato né una data di istituzione, né un albo d’oro dei vincitori. Anche con i prodi utenti del forum Papersera, solitamente sempre molto attivi in questo tipo di ricerche, non c’è stato verso di ricostruire una cronistoria coerente.
E proprio dal Papersera arriva invece il premio omonimo assegnato ogni anno a degli artisti Disney, disegnatori e sceneggiatori, non adeguatamente celebrati dalla critica ufficiale. Il premio consiste in una statuetta raffigurante un proprio personaggio per quel che riguarda i disegnatori, mentre per gli sceneggiatori è previsto un libro composto da veri e propri editoriali, disegni e articoli di critica scritti dagli utenti stessi del forum. Il Premio Papersera esiste ormai da undici anni, qui sono elencati tutti i premiati.
Il caso Bologna
Con grande smacco al mio Milanocentrismo, è impossibile non ammettere che Bologna è un po’ la città del fumetto, o almeno la città in cui la cultura visiva è molto più forte e radicata rispetto ad altri luoghi. Prima di Gennaio non avevo mai avuto modo di mettere piede nella grassarossadotta, nonostante la mia religiosa devozione a gnocco fritto, colate di crema di parmigiano e tortelli in brodo (e anche piadine, ma qui sconfiniamo).
Il 2017 mi ha portato (correndo) tra i padiglioni della Children’s Book Fair, di fatto scaraventandomi in una categoria merceologica che fino ad allora mi aveva solo sfiorata: quella dei libri illustrati. Oggi però non parlerò né di loro, né dei BolognaRagazzi Awards, tra i premi più prestigiosi per quel che riguarda l’illustrazione e tutta la produzione, anche digitale, dedicata ai bambini e ai ragazzi.
Le mie ricerchine, infatti, mi hanno portata semplicemente a BilBolBul, nato nel 2007 grazie ad Hamelin, la principale associazione cittadina per quel che riguarda la promozione della cultura visiva.
BilBolBul è il fumetto come appare in sogno a noi appassionati arrivati all’età adulta: intellettuale, popolare ma d’autore, perfettamente integrato con altri linguaggi visivi, portato ed esposto con fierezza nelle roccaforti cittadine della cultura cosiddetta “alta”. Mostre dedicate ai Maestri del fumetto contemporaneo vengono allestite in posti come il Museo Archeologico, il MAMbo o l’Accademia di Belle Arti, incontri e performance sono organizzati in teatri, biblioteche e librerie storiche, ospitando il meglio del fumetto italiano e internazionale.
È in questo clima di collaborazione con Arci Bologna che nasce il Premio Farben per illustratori e fumettisti, giunto alla quarta edizione e dedicato ogni anno a un argomento differente: nel 2017 la tematica scelta è stata il jazz, per celebrare il centenario dell’uscita del primo album jazz, appunto.
Con Bologna concludo questa lunga carrellata: ci sarebbe qualcosina da dire anche sui riconoscimenti stranieri, ma mi riservo di parlarne in un altro numero della newsletter.
Sei arrivato fino a qui? Bravo!
Forse pensavi di trovare qualche lista sui migliori fumetti dell’anno, ma nonostante mi piaccia sempre molto leggerle ho deciso di non segnalarne, lasciami credere che tu abbia già acquistato e impacchettato tutti i regali per questo Natale. Magari nel prossimo numero della newsletter potrò mostrarti i fumetti che ho regalato o ricevuto in dono, nel caso ovviamente ne avrò regalati e ricevuti in dono. Soprattutto, mi farebbe molto piacere che invece tu mi mostrassi i tuoi: è semplice, devi solo rispondere a questa mail!
Ti lascio qui uno dei dipinti a olio di Carl Barks dedicato ai suoi paperi: sai che il personaggio di Zio Paperone ha compiuto 70 anni proprio lo scorso 15 Dicembre?
Buon Natale, ci leggiamo di nuovo nel 2018!
Il titolo di questa newsletter è stato preso in prestito dalla canzone Baffo Natale che i miei amatissimi Elio e le Storie hanno composto nel 2005 per Radio Deejay.
Ultimamente ho letto J.K. Rowling, Buona vita a tutti. I benefici del fallimento e l’importanza dell’immaginazione, Salani Editore, 2017
Ultimamente ho visto Stranger Things, stagioni 1 e 2, Netflix
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